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Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.

Un'altra persona a noi cara ci ha lasciato, Volpi Mileno
Di Andrea Tognetti (del 19/01/2009 @ 10:45:05, in Storia, linkato 332 volte)
Stanotte, (domenica 18 gennaio) alle ore 02,30 è passato a miglior vita, Volpi Mileno, un nonno per quelli della mia età, che hanno avuto l’onere e l’onore, di indossare la casacca del Tre Torri.

Assiduo sostenitore della nostra squadra, finche la salute glielo ha consentito, non è mai mancato sulle gradinate a sostenere tutti noi, a gioire per le tante vittorie, a darci una pacca sulla spalla, dopo le sconfitte, con la solita identica frase, “Ci rifaremo domenica prossima, state tranquilli“.

Ha avuto anche il piacere, e non perdeva occasione per ricordarmelo, di vedere indossare la maglia biancazzurra, all’adorato nipote Emilio, ed il motivo per venire al campo sportivo era doppio.

L’ aggravarsi delle condizioni fisiche, lo hanno costretto per lunghi anni, lontano dal campo sportivo, ma non dal nostro cuore, se ne va, in dignitoso silenzio, assistito dalla cure amorevoli dei suoi familiari, un altro “grande vecchio“.
Un tifoso, che il Tre Torri Terricciola, piange e che sarà ricordato per il suo attaccamento alla società.

Alla moglie, ai familiari tutti ed al nostro Emilio, giungano la mie più sincere condoglianze, sentite e commosse, e quelle di tutti i consiglieri e gli sportivi terricciolesi.


FORZA TERRICCIOLA
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Ci ha lasciato Sacha Sentieri, ex Presidente del Tre Torri
Di Andrea Tognetti (del 16/01/2009 @ 11:10:40, in Storia, linkato 382 volte)
Nell’apprendere la ferale notizia della scomparsa di Sacha Sentieri, oltre agli umani e cristiani sentimenti, si sono accavallati e materializzati una serie interminabile di ricordi.

Ricordi calcistici, legati alla gestione in qualità di Presidente di Sacha, erano gli anni ottanta, ed il Tre Torri, stagnava in Terza Categoria, e credetemi la Terza Categoria di allora era una Promozione di oggi, e Sacha insieme ad un gruppo di giovani di Terricciola, seppe dare quel briciolo in più, immettendo alcuni elementi di valore in un organico oramai consolidato da tanti ragazzi di paese, tra i quali io. Gazzarrini Luca, Massimo Bigoni, Mario Savelli e uno straordinario Giuseppe Doveri tra pali, ci fecero fare il salto di categoria nella stagione sportiva 1984–85, per la prima volta nella storia del nostro sodalizio, la barchetta biancazzurra giunse nel porto della Seconda Categoria.

Quanta gente sugli argini del Vecchio Campo, il glorioso Monterosso, quanto entusiasmo, bandiere, striscioni, mega cene e festeggiamenti.

Sacha, sarà ricordato e rimarrà nei nostri cuori, come il Presidente, della storica promozione in Seconda Categoria.

Esprimo alla moglie Fiorella ed ai figli, la sincere e sentite condoglianze, personali, del Consiglio tutto e degli sportivi terricciolesi.


FORZA TERRICCIOLA
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Uno di noi, Don Marziale uno di noi
Di Andrea Tognetti (del 26/11/2008 @ 16:31:09, in Storia, linkato 671 volte)
Don Marziale e il Dottor Convalle
durante l'intervallo della partita del TTT

Don Marziale e il Dottor Convalle <br />durante l'intervallo della partita del TTT


Da tempo, volevo ricordare un “tifoso d’eccezione“, per me indimenticabile, e spero non solo per me.
Un uomo, che per tanti ragazzi di ieri, ha svolto un ruolo importante, fondamentale, il parroco della mia  infanzia, adolescenza e gioventù:

DON MARZIALE SERCHI.

Don Marziale, giovane parroco, giunse a Terricciola nel 1964, e seppe farsi apprezzare per l’impegno e la partecipazione attiva alle vicende paesane e il totale coinvolgimento nel tessuto sociale.
Uomo di fede, apprezzato coordinatore e pacificatore, seppe coniugare la sua vocazione religiosa con il reale bisogno partecipativo del paese.
Guida spirituale, non solo per tanti giovani, che seppero trovare in Lui un rifugio sicuro nel momento del bisogno, e grazie ai suoi insegnamenti tracciarsi una strada luminosa e sicura per il loro futuro.

Grazie a Don Marco Fabbri, ed ai nostri rari, ma intensi colloqui, riporto una bellissima frase che nel 1985, in occasione della sua ultima celebrazione Terricciolese, Don Marziale commosso, declamò durante l’omelia:

“... sono venuto tra voi più di venti anni fa,
nel pieno della mia giovinezza.
Un periodo così lungo della mia vita non lo darò più a nessuno.“

Il suo trasferimento a Volterra, nella Parrocchia di San Francesco non fu per niente indolore, e nei nostri successivi incontri me lo faceva notare, sempre con una punta di sincera commozione.

Sono tanti i ricordi, tutti significativi, e non solo legati alla chiesa o alla parrocchia, ne cito alcuni per dare modo a chi leggerà, di commentare e di aggiungere aneddoti e ricordi, vi dò alcuni spunti:

- L’incendio della Chiesa durante le rogazioni nel Maggio del 1971.
- Una gita memorabile con tutti i giovani di Terricciola sul Lago di Garda.
- I giochi dei rioni.
- Le partite del Terricciola.
- Con l’850 nera a prendere l’olio santo in Diocesi a Volterra.
- I festoni al Santuario di Monterosso.

Mi fermo ma potrei riempire una pagina intera.

L’ultimo incontro con Don Marziale, avvenne pochi mesi prima della sua dipartita, era sofferente, sempre più magro, e con uno sguardo rassegnato, nel salutarlo come sempre con immenso affetto, mi strinse a se e mi disse:

“salutami Terricciola,
e mi raccomando la domenica vai alla messa,
non pensare solo a quel benedetto pallone“.

Stranamente, però appena mi voltai, iniziò a piangere e singhiozzare, non ebbi il coraggio, di tornare indietro, avevo capito che non lo avrei più visto.

A Casole d’Elsa il 21 maggio 2001, Don Marziale ci ha lasciati.
E proprio a Casole, in occasione dell’unica trasferta della ns squadra, in terra senese, mi venne spontaneo e naturale, ricordarlo, perché è stato per molti di noi, un punto fermo, una guida importante ed autorevole, e il suo carattere amorevole e severo al tempo stesso, per me e ribadisco e spero non solo per me, lo hanno reso una persona unica ed indimenticabile.

Di seguito riporto fedelmente il testo di ciò che venne letto alla messa a Casole d’Elsa.

“In Ricordo di Don Marziale,

Salutiamo e ringraziamo il parroco e la comunità di Casole, che ci ha permesso in occasione di questa celebrazione religiosa, di ricordare Don Marziale, nostro parroco per decenni, e da buon terricciolese, anche se di adozione, legato, coinvolto e parte attiva ad ogni iniziativa paesana.
Per noi suoi ex chierichetti, e per Lui, sempre rimasti tali, che ci siamo assunti l’onere e l’onore di mantenere in vita la società di calcio, aveva un particolare occhio di riguardo ed il legame, l’amicizia, la stima e l’affetto non hanno mai subito contraccolpi, nemmeno quando lasciò la nostra parrocchia, per trasferirsi a Volterra.
Con lui siamo cresciuti, con lui abbiamo condiviso gioie e dolori, per molti di noi più che un parroco è stato un amico, un sincero amico, ed i suoi rimbrotti perché la domenica mattina andavamo al campo sportivo anziché alla messa risuonano ancora nelle nostre orecchie.
E’ chiaro che i ricordi sono tanti, indelebili e significativi, calcisticamente parlando, il ricordo più bello è senza dubbio quello legato, alle Celebrazioni della Madonna di Monterosso a Lui tanto cara, il Festone, come orgogliosamente lo definiva. Nell’officiare la celebrazione per gli sportivi, dopo aver benedetto le maglie, i giocatori ed i presenti, gli furono consegnati dei piccoli omaggi: la prima tessera sociale, un abbonamento per le partite, ed un gagliardetto, il suo ringraziamento fu caloroso e toccante.
Sarà un caso ma vincemmo il campionato.

Perché riposi in pace, e ci protegga,

NOI TI PREGHIAMO
Casole d’Elsa, 01.12.02”


Un tempo i ricordi si tramandavano verbalmente, e forse tanti sono andati persi, ecco perché a chi è ritenuto meritevole di essere ricordato, a chi ha lasciato traccia del suo passaggio, a chi ha contribuito alla crescita religiosa, culturale e morale viene dedicato qualcosa, una strada una piazza, un circolo una stanza, una panca, a Volterra è stato intitolato il Circolo Acli, da noi ancora nulla.
Credo sia il caso di colmare questa lacuna, almeno finchè può la mia/nostra generazione che l’ha conosciuto, amato ed apprezzato.


FORZA TERRICCIOLA
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