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La storia del Tre Torri

Come in tutti i paesi, passata ma non ancora assorbita la tragedia della guerra, anni di stenti e angherie, anche Terricciola cercava di tornare a trascorrere una vita serena.
Il centro di aggregazione all’epoca non poteva che essere la chiesa, la canonica per la precisione, dove la gioventù terricciolese si ritrovava per dar vita ad iniziative e manifestazioni che coinvolgevano tutto il paese, seguiti e spronati di un burbero ma amorevole Monsignor Quagli.

Nel 1946 fu fondata l’ Unione Sportiva Tre Torri Terricciola, fu realizzato un campo sportivo, sul terreno della chiesa, ed in piccolissima parte di privati, denominato, e non poteva essere altrimenti, Monterosso, a testimonianza del ferreo legame ed affetto verso la Madonna di Monterosso.
Nel periodo primaverile – estivo furono organizzate le prime gare, i colori scelti per le divise furono bianco e rossi. Da notare un ulteriore richiamo alla storia del paese, le tre torri, che come riportato sui libri di storia, caratterizzavano il borgo medievale, da cui trae origine il nome del paese, Tre Torri, poi Torricciola, ed infine Terricciola.

I primi campionati ebbero inizio nel 1952, era il campionato calcistico C.S.I. Comitato Sportivo Italiano, facevano parte della squadra, Piernello, Poldino, Francesco del Lupo, Natalino del Londi, Pasquino, Mario di Stefanino, il Bersagliere, Lisca di Morrona e l’Istrice di Soiana.
Era un calcio pionieristico, i giocatori andavano a giocare in bicicletta, giocavano la partita, non avevano la possibilità nemmeno di lavarsi, rimontavano in bicicletta e tornavano a Terricciola, e magari per cena i più fortunati trovavano una mezza palla di cavolo, da dividere con altri numerosi commensali.
Come si fa a non voler bene e a non dover portare rispetto, e non solo sportivo a questi pionieri del calcio Terricciolese?

Durante il decennio 1960 – 1970 assistiamo ad un vero e proprio Boom del calcio dilettantistico in Valdera e non, nascono una miriade di società sportive e i derby si sprecano, il campanilismo di allora era assai più sentito e vivo di oggi, erano delle vere e proprie sfide, affascinanti e coinvolgenti.

Selvatelle, Fabbrica, Laiatico, Capannoli, Chianni, Peccioli, Montefoscoli, Palaia, Casciana Terme, Fauglia, Saline, tutte le domeniche un derby ed il vecchio Monterosso, traboccava di gente, gli idoli dell’epoca, erano La Rouge, Gigi di Tanina, Angiolo e Giorgio del Salvini, Renzo del Cantini, Sabotto, Pampagnin e Cappellato, il Tedeschi, ed un impeccabile” Loicche “, al secolo Giovanni Londi.

Poi un’incomprensibile stop, che nemmeno gli artefici dell’epoca ci hanno mai chiarito, evidentemente incominciavano le prime lotte di potere e prestigio tra le associazioni paesane, chi parla di uno sgarbo durante un carnevale, chi di un raggiunto pareggio economico, insomma Terricciola perde la sua squadra per diversi anni, fra il disinteresse generale.

Il testimone viene raccolto da altri terricciolesi che danno vita ad una squadra di amatori, una bella squadra, che riporta entusiasmo e partecipazione, giovani e meno giovani, tutti quanti di Terricciola, dopo diversi campionati amatoriali decidono di iscriversi nuovamente alla Terza categoria, organizzata dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, era il 1977.

Per la prima volta nella sua storia calcistica il Tre Torri raggiunge la Seconda Categoria, nel campionato 1984 – 1985, artefice della promozione Beppe Doveri, Ex Pisa, nella doppia veste di portiere ed allenatore. Militiamo onorevolmente per circa 10 anni, in seconda categoria, tra alti e quasi mai bassi, poi l’apoteosi nel campionato 1994-1995 il salto di categoria, passaggio in Prima dopo aver vinto gli spareggi con il Chiesino Uzzanese ed il Serrazzano, tre nomi su tutti Claudio Bachi, Alberto Parri e Tristano Baldanzi.

Il campionato di Prima sarà lungamente ricordato per aver raggiunto una salvezza inanellando sei vittorie consecutive nelle ultime sette gare, questa gioia verrà ampiamente persa nei due anni successivi con altrettanti retrocessioni, scandalose retrocessioni, che ancora oggi gridano vendetta.

Ci ritroviamo in terza categoria, con un consiglio allo sbando, senza nessun larvato barlume di reazione, fu solo grazie alla dirigenza della squadra degli amatori, e per la precisione Giovanni Turchi e Fabrizio Nassi, che fu fatta l’iscrizione al campionato di Terza categoria, con tutti giocatori del comune dei Terricciola, Adriano Carloni, Fabrizio Ticciati, Riccardo Gennai, Alberto e Patrizio Parri, Tristano Baldanzi, Simone Ferrini, Emilio Belcari, Stefano Falorni.

L’anno dopo, campionato 1999 – 2000, torniamo in Seconda Categoria, dopo il vincente spareggio di Cascina con L’Atletico Santacroce.

Cosa sta succedendo adesso lo sapete tutti, non è ancora storia.