Dopo la bruciante sconfitta di Livorno, contro la Pro, che aveva messo a nudo, tutte quante le lacune caratteriali della nostra squadra, la dirigenza aveva deciso, secondo il mio modesto parere, con colpevole ritardo di buttarsi nuovamente sul mercato, e di portare a Terricciola, un vecchio leone di centrocampo, come Franco Francalacci, ex Pecciolese, e di inserire un altro giovane di belle speranze nell?organico, Andrea Sardelli, prelevato dal Tuttocuoio, pedine ritenute fondamentali da integrare a completamento dell?organico di centrocampo, poi vedremo.

Per tutta la settimana, e dopo le sconfitte che bruciano è sempre stato così, i soliti sermoni, quello tecnico, pacato al punto giusto e mirato di Mister Micheletti, quello un po? più pesante del DS Nassi, che però non andava troppo per il sottile, ed infine il venerdi, perché in settimana ero fuori, quello urlato del sottoscritto, volgare quel che basta, per dare o meglio per mantenere lo spirito ficcante di campagna, e non me ne vogliano gli altri, e mi lascino l?illusione di pensare che a qualcosa sia servito.

Lo so che per chi ha rispetto dei ruoli, e gioca perché gli ?garba? qualcosa assorbe e fa suo, e che invece a chi dietro dietro ti fa le risatine, servirebbe qualcosa altro, purtroppo sono un dirigente di un umile società di prima categoria, non posso fare ne il moralista ne l?insegnate, anche se la bacchetta, non mi mancherebbe.

Lasciamo da parte gli strascichi, e l?unico modo per cancellare la brutta figura di Livorno, altro non era che andare a giocare per vincere, e vittoria finalmente, e meritatamente è stata.
L?undici che Daniele Michelletti  ha mandato in campo ad inizio della gara, si è subito dimostrato ben disposto ed organizzato ma soprattutto voglioso di riscatto, deciso e incavolato al punto giusto.

All?8° un bel lancio di Cordua, mette in condizione Diego Doveri di battere a rete, ma a due passi dalla porta, il bravo difensore forcolese sbaglia clamorosamente.
Poi sono due colpi di testa, rispettivamente di Alessandro Bandini e Dario Carloni, a metter in apprensione il portiere ospite che se la cava, ed alcune punizioni di Francalacci che meritavano miglior sorte.

La partita è fatta, e gestita dal TTT, dove non c?è chi brilla più degli altri, ma dove tutti lottano convinti e senza indugi, nel centrocampo, si vede però quel briciolo di personalità in più che non guasta, e forse proprio per questo anche le nostre punte sono ripetutamente messe in condizione di battere a rete, perché servite a dovere, mentre per quanto riguarda la difesa, nulla, come sempre da eccepire, Sotgiu e Luschi sono spietati marcatori e capitan Brogi, finalmente di nuovo il vero leader.

Arriva la rete al 44° su rigore calciato da Dario Carloni, per atterramento di Alessandro Bandini, il bomber ingegnere calibra il tiro che spiazza l?estremo difensore ospite, e nell?esultate sotto la gradinata, dove eravamo seduti, ma soprattutto infreddoliti, urla, urla e urla, ma nessuno comprende, a chi si sia rivolto con tanta veemenza?
Avrà modo di spiegarlo martedì.

La ripresa inizia, aspettando la reazione ospite che invece non arriverà mai, ed i nostri che rischiano veramente poco, eccetto su palla inattiva, difatti Marco Valiante si supera mettendo sopra la traversa una maligna punizione calciata dal limite, ed esce tre a quattro volte in area, in modo autorevole.

I nostri agiscono di rimessa, e mettono in seria difficoltà i locali, ma soprattutto non viene mai meno il pressing alto dei centrocampisti, dove sia Scuffi che Cordua, primeggiano.
Iniziano i primi cambi, la regola del tre, Sardelli al posto di Menciassi, poi Mattia Pistolesi al posto di Alessandro Bandini ed infine Federico Morichetti per Dario Carloni.
Da segnalare una bella azione di Pistolesi che si libera bene del suo diretto avversario, e dal limite dell?area calcio con violenza e precisione, ma il portiere ospite, riesce con fortuna a ribattere, gli ultimi assalti dei piombinesi non producono nessun effetto, e finalmente al 94° il direttore di gara Sig. Liberatori della sezione di Arezzo, decreta la chiusura delle ostilità.
Urla e abbracci dei nostri, che meritatamente portano a casa i tre punti.

Che dire ancora, di questa bella trasferta, in terra di Maremma, che la soddisfazione è tanta, e questo è il primo pensiero, che mi hanno fatto piacere i complimenti e gli auguri di Aldo Agroppi, che per noi è un onore andare a giocare al Magona, stadio mitico dove anche i muri profumano di glorie calcistiche dei tempi che furono, e che i buoni propositi di tutto quanto il nostro ambiente, non restino tali.

Sabato per non farmi mancare quel briciolo di pallone, che mi ci vuole, sono andato a vedere gli allievi del Pontedera impegnati a Montecastello contro i pari età della Belluria, uno scontro stracittadino, la scelta non era disinteressata, ero andato per vedere Lorenzo Bracci.
Il giovane terricciolese non ha tradito le attese, ed ha giocato una gran bella partita, segnando la prima rete, per i ragazzi in maglia granata, e spianando la strada per la goleada finale.

Per non fare torti a nessuno nel prossimo fine settimana, andrò, a vedere Matteo Bracci, e poi piano piano tutti gli altri ragazzi di Terricciola che giocano ?all?estero? e che si fanno valere, facendo aumentare nel sottoscritto il rammarico di non aver saputo dar vita ad un settore giovanile, ma soprattutto e qui le colpe si ridistribuiscono equamente con altre persone, non aver collaborato con chi il settore giovanile, lo stava già formando, forse con un briciolo di campanilismo in più anche nei genitori, che un tempo avevano i propri figli che giocavano nella nostra squadra juniores, ad oggi non staremmo qui a parlarne.

Comunque, un BRAVI a tutta squadra del TTT, a Lorenzo per la bella rete, poi a quattr?occhi gli dirò chi mi ricorda quando gioca, e un bravo a Angiolo Parri, onestissimo e sportivissimo segnalinee che anche ieri non si è smentito, a differenza di tanti suoi disonesti collegi.

Premesso che non ero presente alla gara, premesso che con questa sconfitta anche tutti i nostri buoni propositi vanno a farsi benedire, premesso che il risultato di ieri valeva doppio perché avrebbe affossato una diretta concorrente per la salvezza finale, premesso tutto quello che c?era da premettere, inizio il mio commento con una ?premessa?, urlata dal terrazzino di piazza XX Settembre, nostra attuale sede sociale,:

?NON SARA? BENE INCOMINCIARE A PENSARE CHE FORSE ALLA NOSTRA SQUADRA MANCA QUALCOSA??,  e poi, aggiungerei :

?Se qui nessuno si assume le proprie responsabilità si rischia di retrocedere, senza polemiche, senza disagi, con il gruppo unito, un po? come capita ai bravi ragazzi che vivono sperando, ma sappiamo e credo sappiate tutti che fine fece chi visse sperando, e se non lo sapete, ma ne dubito ve lo dico, Morì sul W.C.", ( come diceva la nonna di un mio amico WALTER CROSI )  con la speranza di...?
 
Fare una analisi della partita di ieri, per come mi è stata raccontata, da diversi giocatori e dirigenti, non credo sia il caso, le cronache le faccio volentieri quando vedo con i miei occhi, affossare il coltello nella piaga, non sarebbe da dirigenti seri, figuriamoci da presidente e tifoso, allora dove vi posso annoiare. Ma vediamo un po?. Cercherò di trovare una soluzione ai problemi del Tre Torri.

Il primo la sterilità dell?attacco, nonostante il massimo impegno dei nostri attaccanti i gol non arrivano, le occasioni scarseggiano, e quando capitano vengo sprecate, a questo problema cercherei di provvedere con l?acquisto di una punta centrale esperta.

Il secondo problema, il centrocampo, tanto bello a vedersi quanto fragile nella padronanza di imporre il proprio gioco, e altra nota negativa, del tutto spersonalizzato, manca anche qui la pedina che faccia girare la squadra, che si prenda le sue responsabilità, e che si rimbocchi le maniche, oppure giochi sbracciato.

La difesa, non sarà quella dell?Inter, ma è pur sempre un buon reparto, giovane ed esperto al tempo stesso, ribadisco anche per questo reparto, che se ci fosse, qualcuno con po? di personalità in più non guasterebbe.

Insomma credo sia un problema, di ruoli scoperti e di esperienza, non certamente di gioco, ne tanto meno di scarsa volontà, tutti giocano alla morte, alle volte con qualche personalismo di troppo, ed anche questo è un problema che evidenzio con estrema chiarezza.

Allora?
Tocca alla dirigenza farsi carico di risolvere al meglio i problemi, di evitare ogni attrito, ma di andare a avanti per la propria strada, il medico pietoso fa le piaghe puzzolenti.
Io mi butterei sul mercato, alla ricerca di qualche giocatore, e poi non esiterei a cercare ancora sino alla riapertura delle liste di svincolo a gennaio, quindi Fabrizio Nassi è avvisato, e con lui tutti quelli che hanno a cuore le sorti del TTT.

La mia fiducia, vacilla ma non crolla, ma soprattutto non ne esce minimamente intaccata, la voglia di fare un buon campionato, e per buon campionato intendo raggiungere la salvezza, prima o dopo non cambia, basta rimanere in prima categoria.

Non posso non pensare, però, e mi scuserete per il divagare, a quei genitori che ieri verso le 10 di mattina si sono sentiti chiamare al telefono, e qualcuno gli ha detto, che il loro figlio era... Morto.
Morto, per una tragica fatalità, si, così è stata definita dagli organi di informazione, un poliziotto accidentalmente gli aveva sparato, colpendolo alla nuca, mentre era seduto nella sua auto.
Lascio ai miliardi di dibatti, che ne scaturiranno, cercando di spettacolarizzare i fatti, con milioni di ipotesi inverosimile e surreali, dove anche qui la sinistra non andrà d?accordo con la destra, e chi è al governo, smentirà coloro che stanno all?opposizione, nasceranno milioni di se e di ma, il fatto è che un ragazzo di 28 anni, è stato ucciso, e la sua mamma non lo abbraccia più.
Tutto quello che ne è seguito, è deplorevole, sembrano quasi pretesti per fare confusione, l?accostamento che ne è stato fatto con il mondo del calcio, al di là di tutte le sue componenti negative e dei problemi mai risolti, mi sembra fuori luogo, ci sta come il cavolo a merenda, termino qui con un caro ed affettuoso abbraccio alla famiglia di Gabriele Sandri, e perché no, un pensiero anche al poliziotto.

Sport, attualità, e come di regola i ringraziamenti, si voglio proprio ringraziare alcuni dirigenti, che dal sito del Perignano, i nostri amici blucerchiati, non perdono occasione per farmi elogi e salutarmi, un grazie immenso, come la passione che ci accomuna, per gioco del calcio, è sottinteso, ma soprattutto per l?amore verso i nostri paesi, non vorrei fare classifiche ma i messaggi più belli e significativi, sono stati lasciati da Bucanjo e Ulisse, grazie di nuovo, contraccambio .

P.S. La formazione e le pagelle, oggi del tutto inconsuete, sono dettate, da due fatti, il primo non sapevo la formazione del TTT e i vari quotidiani davano delle versioni contrastanti e totalmente diverse, il secondo perché spesso sento dire, ?si vince e si perde in undici? , per me si vince e si perde ?TUTTI?.

Oh, vi faccio una confidenza, ma lo sapete che mi garberebbe davvero parlare dal terrazzino.

A causa dell'assenza del nostro commentatore, o pagellista se preferite, non siamo in grado di proporre una cronaca della partita con relative pagelle. Ci scusiamo per la mancanza.

Classifica Livelo di Promozione Gir. A - UISP Valdera

Ospitare a Terricciola, con una bella cornice di pubblico, in una bella giornata di sole, una squadra come il Pisa Sporting Club, per noi è un onore, e la dico grossa, indipendentemente dal risultato, in quanto non sono certamente queste le partite da vincere.

La gara sin dalle prime battute si è rivelata proibitiva per i nostri, in quanto il possesso palla, dei nerazzurri pisani, era perfetto ed esasperato, anche se non produceva delle grandi occasioni da rete, grazie ai nostri ragazzi, che giocavano, come sempre con il massimo impegno e con la giusta concentrazione, concedevano poco o nulla in fase conclusiva, ma il pallino era nella mani degli uomini di Fagiolini.
Anzi al 12° era Alessandro Bandini, che girava a rete da fuori area, era bravo D?Ercole, il loquace portiere ospite a deviare in angolo.

Capitan Andreotti, punto di riferimento per tutta quanta la squadra, faceva girare magistralmente palla, era bravo Valiante in questa fase della gara a ribattere alcune conclusioni a rete di Vinciarelli e De Luca, nulla poteva però al 43° su conclusione da fuori di De Luca, che si insaccava in rete, dopo aver colpito l?incrocio dei pali.
In questa occasione il riacutizzarsi di un vecchio fastidio, costringeva Capitan Brogi alla resa, verrà poi sostituito da Morichetti nei minuti iniziali del secondo tempo.

La ripresa, iniziava con il tentativo dei nostri di ristabilire il risultato, tutta la squadra, con l?ingresso in campo di Morichetti, ma soprattutto di Paperini, ed il naturale avanzamento del baricentro riusciva ad impensierire la difesa ospite, che in almeno due occasioni rischiava di capitolare. La prima di queste quando Dario Carloni, liberatosi al tiro dopo una bella discesa sulla sinistra, non poteva essere diversamente, colpiva di collo, indirizzando il pallone all?incrocio dei pali, dove l?estremo difensore ospite riusciva miracolosamente ad arrivare. La seconda con Fabrizio Ticciati, capitano dopo l?uscita di Brogi, che da due passi, colpiva di testa e lambiva la traversa, poi il solito possesso palla, degli avversari, nel tentativo di amministrare la gara ed il risultato, e la gara che terminava, con la sconfitta dei nostri.

Ora apro e cerco di chiudere, immediatamente una piccola parentesi, e mi rivolgo ai consiglieri del Tre Torri, ieri presenti in gran numero ed in buona compagnia alla partita, per ribadirgli:

?GLI ADDETTI AL BAR ED ALLA BIGLIETTERIA; SONO QUELLI CHE DECIDE IL CONSIGLIO NELLE RIUNIONI DEL LUNEDI SERA?.

Chiudo subito, come promesso la parentesi.

Se avessi voglia di fare polemica, dopo le decisioni del giudice sportivo sulla gara di domenica scorsa, mi si spalancherebbe il mondo davanti, apro con una riflessione, se è vero come vero che certe volte con la cattiveria si può anche vincere qualche gara, è altrettanto vero che la sola cattiveria non basta per raggiungere gli obiettivi prefissati, e sono contento che Daniele Micheletti, continui a predicare di giocare al pallone, non fare le barricate e picchiare con premeditazione, siccome andrei a guardare nel piatto altrui, mi fermo perché sono ahimè costretto a guardare, e bene, nel mio.

Cosa vedo ?
Vedo una squadra in salute, un ambiente sereno e voglioso di far bene, una società che tra i soliti mille disagi, quelli di sempre a dire il vero, mi sembra pronta a gestire anche le situazioni più negative, vedo un Mister concentrato, ma soprattutto fiducioso e convinto dei sui ragazzi, e poi siccome sono senza occhiali, non riesco a vedere altro, anche se fra una messa a fuoco ed uno svanire di immagine, vedo una mezza bega, ma di questo ve ne parlerò, quando l?avrò vista bene.

Potrei anche fare un appunto sulla gestione della gara, da parte del Sig. Lamhie, in merito al richiamo alla nostra panchina, che mi è sembrato assurdo e fuori luogo, e se proprio avessi la possibilità di chiedergli una ed una cosa sola, ?Ma le continue bestemmie, sono consentite??. Mi piacerebbe sapere come la pensa, e quali sono le disposizioni in materia da parte della F.I.G.C..

Nuova opportunità per il Glicine di smuovere la classifica, Legoli squadra tosta che sa prendere bene le misure sullo stretto campino di casa.
Ancora problemi numerici per mister Citi, infortuni e forfait non danno pace al Mister capannolese costretto a reinventare la difesa.

Si parte... Campo corto, gioco veloce, avversario ben abituato alle misure del rettangolo di gioco che cerca subito di verticalizzare, difesa Terricciolese che si comporta bene e lascia pochi spazi.
Il Glicine appoggia poco sulle punte, la manovra è frizzante fino al centro campo ma non si trovano sbocchi.

Asu si fa trovare prontissimo su due belle iniziative del Legoli primo tiro a fil di palo, colpo di reni, palla in calcio d’angolo. Ancora tiro insidioso sotto la traversa ma Accorroni c’è ancora.

Terricciola che prova a farsi vedere davanti, mischia in area avversaria, Ferrini in posizione avanzata recupera un pallone che gli rimbalza davanti alla testa, arriva il difensore avversario che prova a rinviare ma invece che la palla prova a rinviare la capoccia di Ferrini che fortunatamente nonostante la botta rimane attaccata al collo, l’arbitro fischia, rigore.

Sulla palla si presenta Salvini, rincorsa breve bel tiro ma che purtroppo si stampa sulla traversa.

Primo tempo che si chiude sullo 0 a 0, ancora una volta la differenza tra le due compagini sembra nulla.

Ripresa fotocopia della prima, c’è da dire molto poco, gli uomini di mister Citi non sfigurano per niente ma mancano di concretezza, ci vuole più precisione sull’ultimo passaggio e un po’ più di grinta sotto porta.

Come detto il Glicine prova a farsi vedere davanti ma la difesa Legolese si fa trovare sempre pronta e prova il colpaccio in contropiede.
Colpaccio tirato a segno al 24° del secondo tempo, iniziativa dei casalinghi sulla fascia sinistra, cross basso in mezzo, Leoncini che allarga il braccio e tocca di mano, non c’è dubbio vane le proteste di Roberto, l’arbitro indica il dischetto del rigore.

Bacciarelli và a dire qualcosa all’ arbitro, il direttore di gara sente tutto e estrae il cartellino rosso.

Glicine in 10 al venticinquesimo. Rincorsa da undici metri tiro centrale ma forte e Accoroni battuto, Legoli in vantaggio 1 a 0.

Terricciola in inferiorità numerica che prova a pareggiare i conti, bella iniziativa di Sebastiani sulla fascia destra che viene letteralmente abbattuto da due giocatori legolesi.
Punizione sull’ angolo destro dell’ area di rigore, si presenta sul pallone Londi che però di sinistro spara alto.

A questo punto si prova il tutto per tutto, Accoroni lascia il suo posto tra i pali e avanza nel tentativo di dare manforte alle agonizzanti iniziative del Glicine ma il pallone viene perso a centrocampo. Tiro indirizzato nella porta vuota, traversa che nega il raddoppio.

Triplice fischio dell’ arbitro che manda le due squadre negli spogliatoi, la pareggite è finita, ora si incomincia proprio a perdere.

Quello che più rode l’ animo è comunque la parità di livello riscontrata ogni sabato in campo, non c’è per ora nessuna squadra che eccelle e fa vedere un divario insormontabile.
I risultati per ora non arrivano, ma rimboccandosi le maniche avremo tempo per dire la nostra, quando quest’anno abbiamo iniziato l’avventura della promozione eravamo tutti consapevoli che “c’avremo trovato duro”, quindi si riparte da sabato con ancora più voglia di far bene e per conquistare finalmente i famigerati 2 punti.


Classifica Livelo di Promozione Gir. A - UISP Valdera

Fabio Chetoni,
il suo invidiabile curriculum calcistico, in giro per un ventennio in mezza Toscana.

Pontedera: dai giovanissimi regionali sino all'esordio in serie D con la 1° squadra nel 1982 all? eta' di 17 anni, dove al primo anno vinse il campionato e i granata furono promossi in C2. Poi un continuo peregrinare in tante società, e precisamente,

Sextum Bientina: 3 anni, 1° categoria
Piombino: 1 anno, 1° categoria e vittoria campionato
Campese: 1 anno, 1° categoria
Orentano: 2 anni, 1° categoria e vittoria campionato
Porcari: 1 anno, 1° categoria e vittoria campionato
J.Lari: 2 anni, 1° categoria con vittoria campionato e un Campionato di Promozione
Guasticce: 1 anno, Campionato di Promozione
Terricciola: 1 anno, 1° categoria
Sextum Bientina: 2 anni, 1° categoria
Chianni: 1 anno, 1° categoria
Uliveto Terme: 1 anno, Campionato di Promozione
Lajatico: 1 anno, 1° categoria
Santacrocese: 1 anno, 2° categoria
Terricciola: 4 anni, 2° categoria

Poi a 41 anni, non resta che appendere le scarpe al chiodo? Nemmeno per sogno, allenatore a Crespina, dove al primo anno riesce a conquistare la promozione in Seconda Categoria.
Ricordo volentieri che nella rosa del Crespina,vi erano tanti nostri ex giocatori, Alessandro Lupi, Geni e Simone Bigliazzi, Andrea Signorini e Giulio Quattrini.
La stagione sportiva in corso, sancisce il terzo anno consecutivo alla guida del sodalizio Crespinese, al quale auguriamo un bel campionato.

Cercheremo di dare un po? di morale, al nostro carissimo amico, per i non addetti ai lavori, al Crespina sono stati tolti ben 6 punti, per un veniale errore, aver utilizzato un ragazzo ex juniores, che doveva scontare una squalifica, ed allora incominciamo con Fabio Chetoni la rassegna di coloro che sono stati con noi, e che grazie alla loro militanza nel Tre Torri Terricciola, oggi annoveriamo nella lista degli amici più cari.

Fabio, il cui curriculum calcistico è paragonabile, solo a quello di Bobo Vieri, venne a giocare con noi al nostro esordio in prima categoria, era il 1995, a volerlo insistentemente fu l?allora D.S. Sergio Donati, in arte Fasorra, che lo aveva avuto con se a Lari, insieme a Fabio arrivò, l?insuperabile Riccardo Borsacchi.
Fabio, fu inizialmente una sorta di oggetto misterioso, non trovava i tempi e gli spazi giusti, e secondo me snobbava la categoria, ma non disdegnava la tavola.

Poi seppe farsi valere, mise in campo tutta la sua esperienza, incominciò a fare il leader, e divenne il capo-popolo della squadra, incominciava a fare le prove tecniche di allenatore, il suo fare allegro e scherzoso, fuori dal campo, si conciliava con la grinta, la potenza e la bravura che metteva in campo, e che pretendeva, quasi sempre ottenendola dai suoi compagni di squadra.

Il Tre Torri non navigava in buone acque, ma lo spirito era quello giusto, lottare, lottare e poi lottare, mai una assenza agli allenamenti, mai nessun screzio tra giocatori, motivazioni sempre forti, totale sintonia tra la squadra e la società.

Ricordare quegli anni, fa uscire spontaneo un ?Be? mi tempi?, una volta alla settimana a cena tutti insieme, sempre e rigorosamente in sede, Angiolo faceva le penne al ragù, la schiacciata la portava Luciano Londi, salame, prosciutto, salsicce e ?sorpressata? del Bacciarelli, e vino... di chi era, era, non avanzava mai niente e pensare che tutte le volte aumentavamo (le dosi) l?ordinazione.

Rammento anche diversi dopo cena, ma qui la memoria mi fa difetto, e sono costretto a fermarmi, caso mai mi tornasse, ve lo farò sapere.
Al termine del girone di andata, il ruolino di marcia di Fabio Chetoni, non era dei più esaltanti, sei reti, quattro rigori presi ed un numero esagerato di punizioni dal limite, ed anche la nostra classifica era languida, stazionavamo nei quartieri bassi, ma parecchio bassi.
Mancavano sette gare al termine, ed il giovedì sera a cena, dopo una sconfitta di misura, l?ennesima, condita dai soliti legni colpiti, da qualche decisione assurda del direttore di gara, quando ancora la lucidità mentale non ci faceva difetto, facemmo un patto, ?CI SALVEREMO?, era una impresa quasi impossibile, ma le vittorie dovevano arrivare, la sfortuna doveva ritornarci quello che ci aveva tolto, la domenica successiva ci aspettava la temibile trasferta di Chianni, e le gare successive erano un susseguirsi di incontri a dir poco proibitivi.
Iniziò cosi, una stupenda cavalcata, che ci avrebbe portato alla salvezza, vittoria a Chianni, a Massa Marittima, in casa con il Rosignano, insomma su sette gare ne vincemmo sei di fila e ci salvammo con una domenica di anticipo, raggiungendo matematicamente la salvezza, il goal che sanciva la permanenza in Prima Categoria, fu messo a segno da Riccardo Borsacchi, con un bolide su calcio di punizione. Ancora oggi a distanza di tanti anni, attribuisco a questa serie di vittorie, un valore inestimabile, forse è ancora la gioia più bella, ma non voglio mancare di rispetto ad altre vittorie, promozioni o quant?altro, si trattò però di un miracolo calcistico, credo, anche se mi auguro il contrario, irripetibile.

Non ricordo quanto tempo continuammo a fare festa, mi ricordo solo una grande felicità, ed una grande partecipazione di pubblico, forse l?ultimo coinvolgimento del paese tutto, eguagliato solo per i festeggiamenti del 60° anniversario della fondazione del Tre Torri, anno 2006, al quale Fabio prese parte e ricevette, un meritato riconoscimento.

Nel campionato successivo, Fabio venne contattato, da diverse società, come era prevedibile, e sapendo che le nostre casse erano ridotte al lumicino, si fece carico di gestire e portare a termine, la trattativa con il Sextum Bientina, ed alla riapertura delle liste nel mese di novembre, facendomi rimpinguare le casse societarie, passò al sodalizio bientinese.
Il suo esordio, fu eccezionale, due reti, interviste sul giornale, e riprese televisive, tribuna tutta in piedi per salutarlo a fine gara. Che personaggio!

Dopo diversi anni, accettò di tornare a fare la chioccia, quattro anni, uno più bello dell?altro, per serietà ed impegno, per essersi sentito giocatore, allenatore consigliere, e perché no anche un po? presidente.
Fabio ha chiuso a Terricciola la sua lunga e bella carriera di calciatore, e da bomber di razza non poteva che chiuderla con una rete, difatti con una stupenda girata al volo, di destro fece secco il malcapitato portiere ospite, sto parlando della gara tra Tre Torri ? Spes Livorno, risultato finale 2 ? 0.

Mi lega a Fabio, una forte amicizia, e non perdo occasione per sentirlo, non solo per canonici auguri delle feste, mi fa piacere invitarlo alle nostre manifestazioni, e dalla puntualità con la quale partecipa, credo che il piacere anzi ne sono certo sia reciproco.
Una puntina di rammarico? Ma forse si. Credo mi sia mancato il guizzo giusto, quello di dargli la possibilità di iniziare a fare l?allenatore a Terricciola, ma sono convinto ed al tempo stesso contento per lui, che stia facendo bene ed ottenendo dei grandi risultati a Crespina, dove mi sembra di capire, che dopo una lunga assenza calcistica, si stia formando una bella, e sana società, che ricorda un po? le nostre passate esperienze.

Un abbraccio a Fabio, e mi consenta, come direbbero ad Arcore, di conclude a modo mio.

Incominciamo subito con il commento della gara, per dire che al 8° su corta respinta della nostra difesa, il pallone giungeva a Spina, che da fuori area, calciava debolmente e centrale, sorprendendo il nostro portiere, che doveva soccombere, sarebbe stato il goal partita.

All?11° dopo un batti e ribatti in area il pallone giungeva a Mattia Pistolesi che da posizione favorevole calciava alto. Al 91° un liberissimo Sotgiu spostato sulla sinistra della porta mandava alle stelle, la palla del possibile pareggio.

E se vi dicesse che la partita è tutta qui?
CREDETEMI!!!
Ma non si conclude certamente qui il commento di oggi, e di seguito evidenzio.

L? ACCUSA
Sempre più spesso, sento parlare di falsi problemi che ci vengono attribuiti a livello societario, le solite frittatine gonfiate con il bicarbonato, o se preferite per rimanere in tema culinario le solite minestrine allungate con l?acqua del rubinetto,
?Società non all?altezza?
?Dirigenti con poca esperienza?
?Squadra giovane?
e poi la più cretina e demenziale della affermazioni
?chi ve lo ha fatto fare???.

I più disonesti, quelli che fanno finta di essere dalla nostra parte, si sbilanciano anche salvando vigliaccamente la società, pur pensando totalmente in contrario per dare la colpa al mister, e salvarsi in calcio d?angolo.

LA MIA DIFESA
Le cose ridette, al sottoscritto sono sempre state sullo stomaco, e parecchio, replico quindi punto per punto, con il cuore in una mano e tutti gli altri organi vitali dall?altra.

La nostra società, la mia società, non invidia nulla a nessuno, e si accontenta di quello che riesce a fare da tantissimi anni, nel rispetto delle regole, mantenendo impegni ed accordi, sino all?ultimo mese, con atleti e allenatori, si batte in tutte le sedi opportune per far si che ci possono essere sempre dei miglioramenti. Tutti coloro che ne fanno parte, non ne traggano il minimo beneficio economico, non ci sono sorte di rimborsi per nessun dirigente, tutti prestano la loro opera costantemente, è chiaro chi più e chi meno, ma tutti danno il suo, lo ripeto per quel che possono.

Per quanto riguarda l?esperienza, intesa come insegnamenti da tener presente, quelli fatti sui campi di calcio, credo di poter contare, su un gruppo di persone, dai più anziani, coloro che sono in società da quasi 50 anni, per arrivare ai più giovani, che masticano il calcio sano e ne conoscono gli svariati aspetti, non sono degli imprenditori dell?ultima ora, quelli che lo scorso anno non esitai a definire dei Pescecane, sono dei dirigenti che con il calcio cercano di tenere alto il nome del proprio paese.
Se per esperienza, invece, si allude a qualcos?altro, la rifiutiamo e la lasciamo ad altri, sono tante le stelle comete che abbiamo visto passare, un lampo e via.

La squadra giovane, è vero, effettivamente l?età media è tra le più basse della categoria, ma per chi non ha settore giovanile credo sia un dovere se non un obbligo, pescare tra i giovani, e cercare di costruire in prospettiva futura, questo ci consente un duplice vantaggio, avere dei ragazzi che potenzialmente possono giocare con noi per diversi anni, consolidare i rapporti con le più importanti società sportive della nostra zona, non essere travolti dalla corsa ai pezzi da novanta, che fanno lievitare gli stipendi, di tutta la rosa.
Eravamo ben consapevoli durante la campagna acquisti, di ciò che stavamo facendo, ne siamo ancora più convinti oggi.

Non essendo degli illusi, ci rendiamo ben conto che la situazione non è delle più felici, che le difficoltà sono enormi, ma non insormontabili, che dovremo lottare sino alla fine di ogni gara, e sino alla fine del campionato, ma questo non ci spaventa, e qualora ci fosse chi non se la sente che si faccia da parte.

Tranquillizziamo subito Mister Micheletti, dalle accuse, sono girate di riflesso, da persone, che non hanno il coraggio di dire quello che pensano in faccia, al sottoscritto o ad altri dirigenti, e stiamo palando di pallone, figuratevi voi che considerazione potremmo avere di costoro per tutto il resto, che esistenza meschina.

Daniele Micheletti, come stiamo facendo noi, si faccia carico di tutte quante le sue responsabilità faccia quadrato all?interno dello spogliatoio, e cerchi di rigenerare, alcuni giocatori, che non stanno dando quello che potrebbero, questo è quello che gli chiedo, oltre a mantenere la condizione fisica ottimale di tutto quanto il gruppo, ed a convincere tutti quanti di giocare per la maglia, cosa che non mi sembra, ancora ben recepita, meno fronzoli e più sostanza, qualche puntura di segatura per rafforzare la spina dorsale, dei nostri ragazzi, e poi mettere in pratica quel che predica.

Stare a piangere sui comportamenti altrui, serve a poco, gli avversari seppur certe volte indisponenti ed anti sportivi, ?fanno il suo?, i loro allenatori, più di una volta offensivi all?ennesima potenza, ?fanno comunque il suo?.

Gli Arbitri ???
Non ne parlo, ne ora ne mai, anche loro fanno il suo, anzi quello che possono, sono dei bimbi mandati alla sbaraglio, dopo due ore di corso, per me fanno anche troppo.

Della serie : ?Chi pratica lo zoppo etc etc? , ma lo sapete e questa ammissione è forte, che ricomincia a starmi simpatico il PISA.

Primo derby della stagione per la compagine Terricciolese che affronta al "Fonte delle Donne" il Selvatelle, sulla panchina ritorno di mister Citi alla guida dei biancorossi.
Si gioca di domenica mattina, il cambio dell? ora permette un ora in più di riposo e l? orario di ritrovo non è di quelli impossibili, ma qualcuno riesce ad arrivare tardi lo stesso... vedi il neozio Baccia che litiga con la sveglia e prende posto in pachina.
Formazione che risente dell?assenze di Gennai, fresco di squalifica e del giovane Pasqualetti (il Cigno di Cristallo) reduce da un infortunio che lo tiene già da due turni fuori dal campo da gioco.

Campo che regge bene alle piogge settimanali e mattinata fin troppo calda, Glicine in maglia bianca, Selvatelle in tenuta rossoblu fischio d? inizio comincia il confronto.
Avvio di gara con i casalinghi che aspettano gli avversari nella propria metà campo bomber Di Mascio per i Selvatellesi sembra il più mobile del reparto offensivo, il terminale d?attacco crea non pochi grattacapi per Leoncini e compagni che rispondono bene ai contraccolpi.

Il Glicine cerca di ripartire ma la manovra è lenta e macchinosa, per Falorni e compagni arrivano poche palle sporche e non si va mai al tiro.
Il Selvatelle continua a spingere, ci vuole una spettacolare parata di Asu che di piede riesce a parare un tiraccio davanti alla porta ad impedire la gioia del gol ai rossoblu.

Ancora Selvatelle che guadagna una punizione al limite dell?area e ancora Accoroni che respinge la palla indirizzata a fil di palo.
Mister Citi cerca di correre subito ai ripari fuori Farina apparso affaticato e dentro Bacciarelli nel frattempo svegliatosi.

Finisce il primo tempo e squadre che vanno negli spogliatoi a reti inviolate, buon avvio degli ospiti, Glicine troppo lento nelle ripartenze.

Secondo tempo molto noioso, la difesa Terricciolese prende bene le misure al reparto offensivo Selvatellese ma che in fase offensiva crea molto poco.
Leoncini prova più volte a scavalcare il centro campo con lanci lunghi alla ricerca di Falorni ma la manovra è un po? scontata e Stefano riesce ad inventare poco là davanti.

Ci si mette anche l?arbitro anche lui un po? frastornato dal cambio dell? ora, fischia falli invisibili sia da una parte che dall? altra, non vede un palese calcio d? angolo che fa andare su tutte le furie il guardalinee Amato mandato fuori dal rettangolo di gioco, colpevole di inveire (giustamente) contro il direttore di gara.

Poche le occasioni... ripartenza veloce dei selvatellesi difesa Terriciolese costretta al fallo, altra punizione dal limite dell?area in buona posizione, la barriera respinge ma l?azione non si spenge subito, batti e ribatti e finalmente calcione alla palla spedita fuori dall? area di rigore.

Ribaltamento di fronte, indecisione degli ospiti e palla che capita tra i piedi di Ceccotti, Diego punta la porta, prova il tiro sul secondo palo ma strozza troppo la palla che termina a lato.

Triplice fischio e squadre negli spogliatoi, 0 a 0 risultato a conti fatti giusto, il Glicine si comporta bene in difesa ma gli spunti in fase offensiva sono ancora troppo pochi.
C?è ancora tempo per trovare le giuste geometrie ma una domanda sorge spontanea... bisogna aspettare Babbo Natale per vincere una partita? La malattia della pareggite è nel pieno della virulenza e andrebbe sconfitta a suon di gol.

Un ultimo consiglio?? Baccia rimetti l?orologio!


Classifica Livelo di Promozione Gir. A - UISP Valdera

Non abbiamo suonato le campane, come a Maranello, ma la gioia per la vittoria, arrivata al quinto tentativo è stata accolta da tutto l?ambiente con grande entusiasmo, quasi come una sorta di liberazione, da questo strano sortilegio, che ci colpiva con una costanza inaudita nei minuti di recupero.
Anche ieri, al 93° un plastico tuffo, nella nostra area di rigore di un attaccante ospite, poteva avere il solito effetto dirompente, sarebbe stato troppo, meno male è andata bene.
Il freddo pungente, e soprattutto il gelido vento non hanno certo raffreddato gli animi dei nostri ragazzi che hanno voluto la vittoria, e vittoria è stata.

Mister Micheletti, che ieri doveva fare a meno, oltre che di DDD ( Dinamite Diego Doveri ) fermo ai box per una revisione al motore, dei senatori parcheggiati in infermeria, Fabrizio Ticciati e Marco Valiante, del tosto Andrea Menciassi, dei giovanotti Pietro Sotgiu e Michele Frosini, e dell?estroso Andrea Checchia, non si è certo strappato i capelli, nel diramare la formazione, dando fiducia totale ed incondizionata alla gioventù, dentro quindi dal primo minuto, Michele Cordua e Mirco Marrucci, ieri con famiglia a seguito, Luca Scuffi e Daniele Paperini, e la fiducia del Mister è stata ampiamente ripagata, difatti i quattro moschettieri sono risultati fra i migliori in campo, insieme allo straordinario Luca Bottoni, autore di alcune parate salva risultato, e del Bomber Dario Carloni, autore di una rete di ottima fattura.

Dicevamo vento e freddo, sino al 12° del primo tempo, e se non siete di memoria corta ricorderete anche che spesso abbiamo parlato di tegole, pur non essendo dei muratori, e difatti al 13° la solita tegola vagante ci ha colpito in pieno, rosso diretto ad Alessandro Bandini, reo a parere del direttore di gara di aver avuto un atteggiamento di reazione, dopo aver subito un netto fallo. A parer mio la punizione è troppo eccessiva, o quanto meno sproporzionata al gesto del nostro centravanti.

Tre Torri in dieci, e ospiti oltre che numericamente anche psicologicamente in vantaggio.
Ma i nostri non si impauriscono ne tanto meno cedono campo, continuano a giocare con manovre ampie ed avvolgenti, facendo girare palla, e spingendo molto bene sulle fasce.
Le azioni da goal, come predica spesso Mister Micheletti si contano sulle dita, e quando capitano vanno sfruttate al meglio, non è cosi nel primo tempo da ambo le parti, per la bravura del nostro portiere, da una parte per l?imprecisione e la troppa fretta dei nostri ragazzi dall?altra.
Il primo tempo si chiude con un giusto risultato ad occhiali.

Non cala il vento e non cala la voglia del nostri di portare a casa i tre punti, Michele Cordua, perno del centrocampo terricciolese, fa girare palla di prima intenzione, smarcando sulle fasce, ora Marco Bandini ora Daniele Paperini, Luca Scuffi, detta i tempi, contrasta ed al tempo stesso gioca di fino, ed il sincronismo ed i movimenti con tutto il reparto centrale divengono quasi perfetti, ma il solitario Dario Carloni, pur dannandosi l?anima non trova mai la via giusta.
Da una ripartenza della nostra difesa, dove come al solito giganteggia Andrea Doveri, la palla giunge a Cordua, che di prima intenzione lancia Carloni, una palla eccezionale, che mette il bravo centravanti del Tre Torri, seppur spostato sul vertice sinistro dell?area, a tu per tu con il portiere ospite, che accenna una timida uscita, Dario è bravissimo a trafiggerlo calciando di esterno la palla, che si insacca all?angolo basso, è la rete, una bellissima rete.
Il fresco ingegnere esulta meritatamente con tutta la squadra, la panchina, e il poco ed infreddolito pubblico, sarà la rete della vittoria.

Gli amaranto di San Vincenzo, reagiscono e si riversano nella nostra metà campo, ma oltre ad una difesa mai in affanno, si trovano di fronte uno strepitoso Luca Bottoni, che compie un paio di interventi miracolosi.

Alcuni cambi tra i nostri, entrano Mattia Pistolesi, che gioca lo scampolo di partita facendo reparto per conto suo, bravo, diligente ed intelligente, e poi fanno il loro ingresso Matteo Luschi, e Luca Giubbolini, che giocano con lucidità e freddezza, degna dei più esperti.
La gara finisce dopo 5 minuti di recupero, e dagli spogliatoi si alza al cielo festante un urlo di vittoria, quell?urlo che troppe volte in questa stagione, ingiustamente, si era udito nelle stanze degli avversari.

COSA VA... La gioventù tutta sugli scudi, la difesa senza pecche, nonostante, ci siamo dei freschi sposi, come segnalatoci da Peccioli, lo spirito e la dottrina del Mister, onestà ed umiltà, pur non essendo frati o sacrestani, la voglia di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, anche le più grandi ed impensabili.

COSA NON VA... La paura dei minuti finali, lo scarso pubblico che ci segue, e lasciatemelo dire l?articolista del quotidiano Il Tirreno, che non perde occasione tutti i lunedì di farci neri, forse se viene alla partita si renderà conto che noi ieri neri lo eravamo già (abbiamo giocato con la maglia blucerchiata nera), e se parlasse con il sottoscritto credo che qualcosa di nero troverebbe anche in me, ma non dico cosa per non avvantaggiare nessuno.
Se crede con il suo operato di farci un danno si sbaglia di grosso, e sappia che oramai tutti coloro che ci seguono leggono La Nazione.
Sarebbe bello, se la redazione de Il Tirreno, gli chiedesse i danni per il mancato incasso, noi i danni per quel che scrive, non glieli chiediamo, anzi lo invitiamo a venire alla partita, così avrà di che scrivere.

Quarta partita del girone di andata per il Glicine Terricciola a quota tre punti in classifica, levataccia per i Terricciolesi che ancora una volta giocano sul campaccio di Ponticelli.

Formazione a tre punte ma sempre guardinga, con il trio Gennai, Salvini, Ceccotti. Pochi cambi a disposizione a causa dei molteplici infortuni delle ultime settimane.
Ancora orfani dell’allenatore (la situazione sarà risolta già dall’allenamento di mercoledì) gli ospiti sembrano trovare nuove motivazioni fin dalle prime battute di gioco.

Primo tempo con le squadre che si affrontano a viso aperto, la difesa Terricciolese contrasta bene le iniziative avversarie e si propone in attacco con grande vigore.
Prima occasione per Diego Ceccotti innescato da un bel colpo di tacco del compagno di reparto Salvini, Diego gira bene in porta ma l’estremo difensore si fa trovare pronto e l’ottima azione si risolve in un nulla di fatto.
Le verticalizzazioni mettono in seria difficoltà la difesa casalinga prima Salvini e ancora Diego Ceccotti hanno sui piedi due ottime palle gol neutralizzate dal portiere dei Ponticelli.
Negli ultimi minuti del primo tempo però arriva la doccia fredda mischia in area dalle parti di Accoroni rasoterra a fil di palo e San Sebastiano in vantaggio.

Nonostante lo svantaggio arrivato per un calo di concentrazione, i biancorossi sono protagonisti di un buon avvio ma il rapporto occasioni–gol fatti condanna gli ospiti.

Nella ripresa spazio per bomber Falorni che entra al posto di Salvini, Ceccotti in appoggio dietro alle punte.
Per il primo quarto d’ora della ripresa non ci sono grandi occasioni, si lotta a centrocampo ma non si trovano sbocchi.

Punizione a favore dei Terricciolesi di poco fuori all’area di rigore, sulla palla Falorni, sinistro perfetto la palla rasenta il palo e si pareggia il conto. San Sebastiano–Glicine 1 a 1.

Largo alle sostituzioni entrano Frangioni al posto di Gennai e Maglio al posto di Filippi.
San Sebastiano che rimane in 10 a causa di un espulsione per proteste a questo punto si potrebbe provare qualcosa di più ma sono gli avversari ad uscire.
Tempo scaduto, siamo nel recupero con il Glicine in vantaggio numerico, disattenzione difensiva e arriva il colpaccio, batti e ribatti davanti al portiere Accoroni uomo lasciato solo sul dischetto del rigore e niente da fare, Marco battuto. 2 a 1 San Sebastiano ringrazia.

Arriva il triplice fischio dell’ arbitro, una partita che doveva avere tutt'altro finale ma che porta 0 punti ai Terricciolesi autori almeno fino all’errore difensivo a fine gara di un ottima prestazione, manca un po’ di cinismo e certe disattenzioni vanno proprio evitate ma l’impressione è che ce la giochiamo... anche quest’ anno.


Classifica Livelo di Promozione Gir. A - UISP Valdera